Immaginate di passare la notte in una ostello galleggiante in mezzo al mare, con gente proveniente da ogni lato del mondo, dopo aver assaporato un’ottima aragosta appena pescata…ebbene sì, sembrerebbe un sogno.. ma questo sogno, che può diventare realtà, si chiama “Casa en el Agua“, e si trova nel mezzo del Parco nazionale di San Bernardo, nella costa caraibica colombiana.
Quando, durante l’organizzazione del viaggio, ho scoperto l’esistenza di questo angolo di paradiso, non avevo dubbi che nell’itinerario delle mie 2 settimane in Colombia non poteva mancare una notte in “Casa en el Agua“, anche se dato il numero ridotto di ospiti che può accogliere (35) non è stato facile riuscire a trovare una data disponibile. (http://www.casaenelagua.com)
“Casa en el Agua” sino al 2014 non era altro che una casa vacanza di proprietà di una famiglia colombiana, ma da quel momento si è trasformato in un ostello eco-sostenibile gestito da un gruppo di gente locale, la maggior parte provenienti dal vicino Islote, che allietano le giornate degli ospiti con musica, giochi di squadra, e ottimi coctkails da poter sorseggiare a mollo nell’acqua.
Per quanto mi riguarda è stata un’ottima opportunità per mettere a prova la mia capacità di adattamento, è vero che in questi anni più volte ho avuto l’occasione di dormire in ostelli con stanze condivise e con poche comodità, ma questa è stata senza dubbio un’esperienza unica nel suo genere e ora capirete il perchè…
Parliamo delle DOCCE: data la limitata disponibilità di acqua potabile, che viene rifornita ogni sera da una piccola imbarcazione, è possibile lavarsi solo in determinate ore del giorno, generalmente la sera, e ogni persona ha a disposizione solamente un cubo d’acqua da potersi gettare addosso. Avete capito bene, un cubo, ma nonostante l’idea possa terrorizzare, devo dire che è stato sufficiente per completare la mia routine di shampoo+balsamo.
E veniamo al BAGNO: Ricordo che nel momento in cui i ragazzi ci hanno mostrato le installazioni dell’ostello e con grande entusiasmo hanno esclamato “Ecco il bagno”, per un attimo ho pensato: “ma non dovrei essere in vacanza?”. In linea con l’aspetto eco-friendly di “Casa en el Agua“, i bagni non sono altro che latrine pensate per il compostaggio, formate da due fori differenti in base alle proprie “esigenze”. Sarete voi stessi a dover ricoprire il tutto con una sabbietta composta da calce e segatura. In realtà credo che tutto dipenda dallo spirito con cui si affronta la situazione, e in questo caso se presa con un pizzico di ironia, può essere addirittura divertente.
Per quanto riguarda le stanze, “Casa en el Agua” mette a disposizione stanze individuali, stanze condivise formate da 8 letti (come nel mio caso), e per i più avventurieri, che vogliono farsi cullare dal rumore del mare, è possibile anche scegliere l’opzione di un’amaca all aperto.
Ah dimenticavo, non c’è il wifi.. anche se pensare di essere scomunicati in mezzo all’oceano può far paura, l’intenzione è proprio quella di godersi a pieno l’esperienza e di sfruttare l’occasione per confrontarsi con gli altri ragazzi, di ascoltare le loro storie, senza correre il rischio di “isolarsi”.

Indice
Come arrivare a “Casa en el Agua” da Cartagena di Indias
“Casa en el Agua” dista solo due ore di barca da Cartagena de Indias.
Il tragitto è gestito dalla compagna “Tranq it easy” (http://www.tranqiteasy.com), con un piccola imbarcazione che salpa giornalmente alle 9.00 del mattino dalla porta n 5 del “Muelle de la Bodeguita” di Cartagena (proprio al di fuori delle mura della città) direzione “Casa en el Agua“.
Il prezzo è di 100.000 COP a persona a tragitto (meno di 30 euro).
Si raccomanda di farsi trovare sul molo almeno un’ora prima della partenza, dal momento che è necessario mettersi in coda per pagare una tassa per accedere al Parco Nazionale (18.500 COP).
IMPORTANTE: e’ concesso portare a con se solo un bagaglio di 8kg, quindi se avete intenzione di tornare a Cartagena successivamente, vi consiglio di lasciare tutto ciò che non vi serve in hotel, o in uno dei numerosi lockers della città. A me e alle mie compagne di viaggio era sfuggito questo piccolo dettaglio e ci siamo presentate all’imbarco con lo zaino con cui ci muovevamo durante le due settimane in Colombia. (non ricordo i kg esatti, ma se ci penso sento ancora il mal di schiena). Quel giorno però la fortuna sembrava essere dalla nostra parte, e ci siamo salvate dal dover pagare il supplemento.
Cosa fare a “Casa en el Agua”
Ricordo perfettamente il momento in cui la lancia è approdata a “Casa en el Agua“, subito dopo il balletto di benvenuto che i ragazzi dell’ostello organizzano ogni volta che arrivano nuovi ospiti. Erano solo le 11 del mattino, e la prima domanda che mi è sorta spontanea è stata: “E ora cosa faremo tutto il giorno?”
Beh, se l’opzione di rilassarsi su un materassino in mezzo a un mare cristallino non fosse sufficiente, state tranquilli che annoiarsi sarà praticamente impossibile, dal momento che l’ostello mette a disposizione numerose attività da poter svolgere nel corso della giornata:
- Visita a Santa Cruz dell’Islote. L’islote sorge proprio di fronte a “Casa en el Agua“, ed è famoso per essere l’isola più densamente popolata al mondo (basti pensare che in questo piccolo pezzo di terra di 100m2 vivono all’incirca 1200 persone). Una volta giunti sull’isola avrete un’ora di tempo per percorrerla in compagnia di alcuni nativi, che vi daranno informazioni interessanti sul loro stile di vita e sull’educazione dei più giovani.
- Tour all’isola Mucura, e all’ isola Tintipan, che fanno parte anch’esse dell’arcipelago di San Bernardo.
- Tour di Snorkeling.
- Tour del Plancton. L’acqua della zona circostante infatti è famosa per essere ricca di plancton luminoso, e in base allo stato della luna è possibile partecipare a un’escursione notturna in cui potrete nuotare circondati da tante piccole creature luminose.
- Per chi decide di rimanere in ostello, c’è la possibilità di affittare tavole di padel surf, kayak o tutto l’occorrente per fare immersioni.


Cosa non devi dimenticare
- CONTANTI! A “Casa en el Agua” non è possibile pagare con carte di credito o in dollari, ma solamente con “pesos colombianos“. Inoltre in nessuna delle isole circostanti troverete sportelli per ritirare contanti, quindi l’unica opzione è quella di riempirsi le tasche prima di partire da Cartagena.
- CREMA SOLARE! Mi raccomando fate le scorte di crema solare, e buona se possibile. Io mi sono rovinata gran parte della giornata a “Casa en el Agua” a causa delle zanzare che avevano banchettato sul 90% del mio corpo.
- POWER BANK! Dal momento che le prese di corrente sono presenti solo nelle zone comuni dell’ostello e non nelle stanze, sempre meglio avere a portata un caricatore portabile.
Che dire… Anche se a parer mio una notte è sufficiente, consiglio a tutti coloro che si recheranno in Colombia di provare questa esperienza surreale. Io la ricordo con un sorriso, ho avuto la possibilità di condividere momenti con persone incredibili, di vedere un tramonto mozzafiato in mezzo al mare, e tutto ciò lontano dalle comodità a cui siamo abituati nella vita di tutti i giorni.
Spero abbiate la fortuna di poterci andare presto!

Le stanze Il Bar Tramonto a “Casa en el Agua”
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Non finirai mai di stupirmi! 😍