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Cosa vedere a Fuerteventura: 10 luoghi da non perdere

di Valeria Viacava
Playa de Cofete, Fuerteventura
Playa de Cofete, Fuerteventura

Se pensate che l’isola di Fuerteventura abbia poco da offrirvi al di là delle spiagge, ( perché ammetto di averlo pensato) posso assicurarvi che vi state sbagliando alla grande!

Con il suo clima mite 12 mesi l’anno, che non scende quasi mai al di sotto dei 16 gradi, è la meta perfetta non solo per chi desidera rilassarsi dedicandosi alla tintarella, ma anche per gli amanti degli sport acquatici e dei trekking in montagna! Insomma, ce n’è per tutti!

Nelle prossime righe vi lascio quindi a disposizione una piccola guida su cosa vedere a Fuerteventura ed i 10 luoghi che non dovete perdervi per nessun motivo! E, nel caso aveste bisogno di una piccola dritta sui ristoranti dell’isola, non perdetevi il mio articolo Dove mangiare a Fuerteventura, 5 ristoranti da leccarsi i baffi .

Cosa vedere a Fuerteventura: 10 luoghi da non perdere

Prima di entrare nel vivo della questione, partiamo subito da alcune informazioni pratiche.

Bagnata dalle acque dell’Oceano Atlantico, Fuerteventura è la seconda isola dell’arcipelago delle Canarie per dimensione (seconda solo a Tenerife) e dista solo poco più di 100 km dalle coste africane.

La bellezza delle sue spiagge chilometriche ed i suoi paesaggi vulcanici mozzafiato hanno fatto sì che nel 2009 l’UNESCO la dichiarasse Riserva della Biosfera. (come dargli torto!)

Sull’isola è presente solamente un aeroporto, situato a pochi minuti dalla capitale Puerto del Rosario.

Dune di Corralejo

Nella parte nord-orientale dell’isola, a pochi chilometri da Corralejo, si estende un’area lunga ben 11 km e dichiarata Parco Naturale, chiamata appunto “Parque Natural de Corralejo”.

Nonostante abbia avuto la fortuna in passato di addentrarmi tra le dune del Sahara in Marocco, devo dire che lo spettacolo del deserto che termina tra le acque dell’oceano non ha assolutamente nulla da inviargli.

Per assaporare i colori migliori, non perdetevi le dune al tramonto!

Io personalmente ho voluto recarmi alle dune in orari diversi: al sorgere del sole, nel pomeriggio e sul far della sera. Nonostante ogni momento sia stato unico nel suo genere, il tramonto aveva davvero un sapore speciale.

CONSIGLIO: il parco è lungo ben 11 km ed è difficile stabilire quale sia il punto migliore per iniziare la passeggiata tra le dune. Il mio consiglio è quello di oltrepassare l’Hotel Riu, non potrete fare a meno di notarlo alla vostra sinistra. Proseguite per alcuni minuti e lasciate la macchina nel piccolo parcheggio che troverete lungo la strada, sempre sul lato sinistro.

Calderon Hondo

A mio parere l’esperienza migliore del viaggio, ho la pelle d’oca al solo pensiero.

Il Calderon Hondo è uno degli innumerevoli vulcani presenti sull’isola e anche uno di quelli meglio conservati.

In soli 45 minuti di cammino arriverete sulla cima del vulcano o meglio, ai bordi del cratere. Il percorso è piuttosto semplice ed accessibile a tutti e non richiede un particolare sforzo fisico. Vi sono diversi sentieri, tutti ben tracciati, è impossibile perdersi. Per tutti coloro che non hanno problemi di vertigini, è anche possibile percorrere tutta la circonferenza del vulcano camminando sul bordo del cratere.

Il momento in cui ho visto comparire il cratere davanti miei occhi è stato veramente emozionante, non avevo mai visto nulla di simile in vita mia! Il paesaggio circostante non è da meno, con l’isola di Lanzarote che farà capolino proprio di fronte a voi.

COME ARRIVARE: Seguite la strada che da Corralejo conduce a Lajares e, alla rotonda, girate a destra in direzione Majanicho. Proseguite per meno di 1 km e noterete che sulla destra, ai piedi del vulcano, vi è un piccolo spiazzo in cui poter lasciare la macchina.

Playa de Cofete

Vi dico fin da subito che il panorama ripagherà la fatica del viaggio! Sì, perché per arrivare a destinazione dovrete percorrere circa 10 km di strada sterrata e di curve molto strette, ma questo non è sufficiente per demordere!

Situata nell’estremo sud di Fuerteventura, la spiaggia di Cofete è, con ragione, considerata una delle più belle dell’isola, ma anche la più selvaggia. Le onde dell’oceano si scagliano violentemente sulla sabbia dorata, tanto da non rendere praticamente possibile la balneazione e, a far da cornice a questa meraviglia, chilometri di montagne che sembrano dipinte a mano da un pittore.

Se dovessi pensare ad un aggettivo, sicuramente opterei per incontaminata.

Un vero spettacolo della natura avvolto però in un certo velo di mistero e di tristezza. Sarà per il piccolo cimitero situato proprio a due passi dalla spiaggia, in cui sulla maggior parte delle croci appare la scritta “senza nome”, o forse per la presenza sulla collina dell’enigmatica villa Winter. Basta digitare il nome su internet per venire a conoscenza di una serie di aneddoti alquanto inquietanti.

Playa de Sotavento

Probabilmente la spiaggia più fotografata di Fuerteventura!

Situata nella parte sud-est dell’isola, la spiaggia di Sotavento si estende per ben 9 km ed ospita annualmente i campionati mondiali di windsurf e kitesurf.

La sua particolarità è data dalla presenza di piccole lingue di terre che, con il costante alternarsi delle maree, formano delle vere e proprie piscine naturali. In queste lagune l’acqua è bassa e piuttosto calda, un’occasione perfetta per fare delle lunghe passeggiate!

Popcorn Beach

Si avete capito bene, una spiaggia di pop corn! Per la serie quest isola non smette mai di stupirmi!

Resa popolare negli ultimi anni soprattutto grazie ai social, questa spiaggia è ormai presa di mira dai turisti intenzionati solo ed esclusivamente a scattare la foto ai famigerati pop corn.

Ma che cosa sono realmente? Non sono altro che coralli bianchi sbriciolati dalla continua erosione esercitata dalle acque dell’oceano Atlantico.

Situata a pochi chilometri da Corralejo, la Popcorn Beach merita sicuramente una visita, d’altronde non capita tutti i giorni di poter osservare da vicino fenomeni del genere!

Betancuria e il Belvedere di Morro Velosa

Nel cuore dell’isola esiste un piccolo comune che, con i suoi soli 700 abitanti, è riuscito ad accaparrarsi il titolo di paese più bello della Spagna.

Fondata nel 1404 dal cavaliere normanno Jean de Bethencourt, la cittadina, che non è altro che la prima città sorta alle Canarie, ha mantenuto nel tempo il suo stile prettamente coloniale .

Il paesino è molto piccolo e si sviluppa attorno alla piazza principale dominata dalla chiesa di Santa Maria. Non saprei dire se sia realmente il più bello della Spagna o no, ma è senza dubbio molto caratteristico e ben curato.

A pochi chilometri da Betancuria è d’obbligo una tappa al Belvedere di Morro Velosa dove, con le due statue di bronzo rappresentanti le figure di Guise e Ayose, godrete di una vista meravigliosa della parte nord dell’isola.

El Cotillo e la spiaggia della Concha

El Cotillo è un piccolo villaggio di pescatori che, nonostante l’avvento del turismo, è riuscito a mantenere nel tempo il suo aspetto tradizionale. E’ il luogo ideale per coloro che vogliono godersi le spiagge ed il relax e staccare quindi completamente la spina.

Tra le numerose spiagge presenti nei dintorni del Cotillo, non posso non menzionare la Concha. Riparata da una scogliera che rende il mare sempre molto calmo, questa spiaggia è caratterizzata da una finissima sabbia bianca e acqua cristallina. Guardate le foto, vi assicuro che rendono l’idea!

Vi è un grande parcheggio proprio prima dell’accesso alla spiaggia ed un ristorante dove poter godere di un ottimo pranzo vista mare.

Il faro del Toston

Non so a voi, ma fin da bambina i fari mi hanno sempre trasmetto un senso di pace e libertà, e non posso fare a meno di visitarli quando si presenta un’occasione!

Se vi trovaste in zona Cotillo, proseguite per soli 5 km e fate una sosta al faro del Toston che, assieme al faro de Pechiguera a Lanzarote e quello del Martiño della isola di Lobos, guidano le barche attraverso lo stretto de la Bocaina.

Attivo dal 1897, il Faro del Toston ospita oggi il Museo della Pesca Tradizionale.

Guardare il tramonto ad Ajuy

Lasciamo da parte per un attimo le spiagge dalla sabbia d’orata e l’acqua cristallina e passiamo invece a quella che è la più famosa spiaggia nera di Fuerteventura: Ajuy.

Oltre per la nota spiaggia nera, Ajuy è famosa anche per le sue scogliere e le sue grotte, scavate nel corso dei secoli dalla forza dell’oceano. Una volta raggiunta spiaggia, imboccate il sentiero sulla destra e in una ventina di minuti raggiungerete la prima grotta. Il percorso è semplice, ma occorrono scarpe comode.

Per godere dei colori migliori, vi consiglio di recarvi ad Ajuy al tramonto. Oltre ai giochi di luce creati dalla sabbia nera, potrete osservare il calare del sole direttamente sul mare. Bellissimo!

Isola di Lobos

Situata a soli 10 minuti di lancia da Corralejo, l’ isola di Lobos è l’opzione perfetta per una visita giornaliera da Fuerteventura.

L’isola, oltre ad essere disabitata, è di dimensioni molto ridotte ed è visitabile tranquillamente in giornata a piedi o in bicicletta. Non vi sono hotel né negozi, ma solamente un unico ristorante a gestione familiare nel quale è possibile assaporare dell’ottimo pesce fresco pescato la mattina stessa.

Per accedere all’isola è necessario richiedere un permesso nominativo almeno 3 giorni prima della data prevista direttamente dal sito http://www.lobopass.com . In realtà, ignara di questo fatto, mi sono recata ugualmente al porto di Corralejo e mi è stato spiegato che momentaneamente (a causa della scarsissima affluenza turistica) non era necessario alcun pass.

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